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giovedì 30 giugno 2011

Credenze e superstizioni

Come le usanze anche le superstizioni legate al grande giorno sono tantissime e provenienti da ogni angolo della nostra bell’Italia. Qualche piccola curiosità volevamo darvela

...prima del matrimonio:
  • la sposa non si deve guardare allo specchio con il vestito da sposa il giorno del matrimonio; si può fare ma togliendo una scarpa, un orecchino o un guanto.
  • il diamante regalato se portato all'anulare o al polso sinistro conserva l'affetto coniugale.
  • porta sfortuna acquistare nello stesso momento l'anello di fidanzamento e le fedi nuziali.
  • è di cattivo augurio mettersi al dito la fede prima della celebrazione del matrimonio.
  • il velo indossato dalla sposa è considerato più fortunato se donato da una sposa felice.
  • lo sposo può offrire alla sposa alla fine del rito una spiga di grano, un gesto bene augurante che fa riferimento alla terra e alla fertilità.
  • gli sposi non si devono vedere prima dell'incontro in chiesa. Ma non solo: lo sposo non deve mai vedere il vestito della sposa se non al momento della cerimonia. Vederlo prima porterebbe sfortuna.
  • lo sposo già uscito di casa per recarsi in chiesa non deve tornare sui propri passi meglio avere un amico o un testimone vicino in quel giorno per aiutarvi nelle urgenze.
  • non fate cadere le fedi in chiesa, se dovessero cadere andranno raccolte solo da chi celebra il rito.
...e dopo la cerimonia:
una delle tradizioni molto comune è quella dell’uomo che porti in braccio la sposa oltre la soglia della loro casa primo ingresso. Questa tradizione ha origine da una credenza romana che fosse meglio per la moglie non inciampare entrando nella nuova casa.
Altre piccole superstizioni comunque arrivano già molto prima del fatidico giorno.
Infatti anche per scegliere il giorno delle nozze ci sono superstizioni infatti un antico proverbio dice "Di Venere e di Marte nè si sposa nè si parte" cioè non sposarsi e non partire in viaggi nei giorni di Martedì e Venerdì. Il martedì appartiene a Marte che è il Dio della guerra, mentre il venerdì è il giorno in cui furono creati gli spiriti maligni.
In Norvegia invece il maggior numero di matrimoni si celebra proprio il venerdì giorno romantico per eccellenza perché sotto la protezione di venere, dea dell'amore e dell' armonia.
Allora qual è il giorno adatto secondo le superstizioni?
  • il lunedì la tradizione indica che reca buona salute, essendo dedicato alla luna, astro e dea delle spose;
  • il martedì porta ricchezza sicura;
  • il mercoledì è assai propizio;
  • il giovedì reca dispiaceri alla sposa;
  • il venerdì dicono che porti disgrazia;
  • il sabato è considerato dalla superstizione popolare come il giorno più sfortunato in assoluto anche se e il giorno che la maggior parte delle coppie sceglie per sposarsi.
E il mese...
  • gennaio: porta affetto, gentilezza a fedeltà;
  • febbraio: mese ideale per gli amori e gli accoppiamenti, si identifica come la migliore scelta possibile;
  • marzo: promette sia gioia che pene;
  • aprile: porta soltanto gioie;
  • maggio: assolutamente nefasto;
  • giugno: avranno la fortuna di viaggiare molto, per terra e per mare, inoltre è questo il mese dedicato a Giunone, la dea che protegge l'amore e le nozze;
  • luglio: annuncia fatiche e lavoro per guadagnarsi la vita;
  • agosto: assicura una vita ricca di cambiamenti;
  • settembre: porta agli sposi ricchezze e allegria;
  • ottobre: porta molto amore ma poco denaro;
  • novembre: con tristi giornate, promette invece gioia e felicità;
  • dicembre: la neve assicura alla coppia amore eterno.
In più...
  • "sposa bagnata, sposa fortunata" può sembrare un modo gentile per consolare gli sposi che non hanno avuto una giornata di sole, però la pioggia simboleggia la fortuna e l’abbondanza che cade generosa sugli sposi;
  • il suono del clacson del "corteo nuziale" deriva dalla convinzione che cosi facendo si mettono in fuga gli spiriti cattivi (anche se galateo lo vieta).
  • il letto degli sposi viene preparato la sera prima del matrimonio da due ragazze nubili in segno di purezza.
Dimmi che colore scegli e ti dirò che sposa sei...
Per la scelta del colore del vestito da sposa, ci sono superstizioni popolari che indicano quali sono quelli fortunati e quelli da evitare.
  • il più favorito anche dalla sorte è ovviamente il bianco;
  • il blu indica sincerità da parte della sposa;
  • il verde timidezza;
  • il nero pentimento;
  • l'avorio preannuncia una vita turbolenta;
  • il marrone e il grigio predicono che gli sposi andranno a vivere lontano o in campagna;
  • il rosa predice una perdita economica;
  • il rosso è desiderio di morte;
  • il giallo mancanza di stima da parte della sposa.
Tutti gli invitati sono tenuti ad evitare il colore bianco per il loro abbigliamento, così come sarebbe, per tradizione, da evitare il nero, anche se oggi quest'ultimo colore è molto usato, soprattutto nel caso di ricevimenti serali.

Le fedi
Gli antichi egizi credevano di aver individuato una vena che, partendo dall'anulare sinistro, arrivasse fino al cuore: lungo questa vena pensavano che corressero i sentimenti. "Legare" l'anulare significa quindi garantirsi la fedeltà.
Per incoronare e sigillare l'unione tra gli sposi gli antichi Romani si scambiavano anelli di ferro.
Per l'antica legge ebraica le fedi avevano tanta importanza, solo lo scambio di questi anelli era sufficiente a rendere legale il matrimonio.
Nel matrimonio secondo il rito religioso è usanza che le fedi vengano portate all'altare dal testimone o da un bambino detto paggetto, legate ad un cuscino di pizzo dove il celebrante le benedice prima dello scambio. Secondo diversi costumi, l'anello nuziale è l'ultimo di una serie di regali che si scambiano gli sposi in segno di giuramento prima di unirsi nel matrimonio; tra questi doni è compreso l'anello di fidanzamento.
La fede pesa dai 3 gr. ai 16 gr., viene chiamata in vari modi:
  • la Classica, è tonda e smussata.
  • la Francesina, è sottile e leggermente bombata.
  • la Mantovana, è più alta e più piatta e di solito pesa di più.
  • la Etrusca, è piatta e decorata da scritte beneauguranti.
  • la Sarda, è decorata come un pizzo chiacchierino.
  • in Platino, è molto rara e costosa e poco usata.
  • la Bicolore, due cerchi intrecciati di oro giallo e bianco.
  • la Tricolore, tre cerchi intrecciati di oro giallo e bianco.
  • la Unica, ha incastonato un diamante.
  • la Ossolana, proviene dalla Valle Ossola, è l'espressione più significativa dell'antica tradizione orafa della zona. Essa riporta 4 significativi simboli: la stella alpina che raffigura la purezza, il grano saraceno la prosperità, i nastri intrecciati la perpetuità dell'unione ed infine le mezze sfere augurio di prolificità.
  • la Ebraica, è in filigrana smaltata con decorazione di perline.
  • la Umbra, ha l'incisione del volto di una donna o di una coppia divisi da un bouquet di fiori.
Il velo nuziale
Il popolo romano lo usava come segno di pudore da parte della sposa, ma anche per coprire il volto della sposa fino alla fine della cerimonia per evitare possibile ripensamenti. Al termine della cerimonia la sposa mostrava il suo aspetto.
A quei tempi i matrimoni venivano concordati per interessi e per motivi politici, i due futuri sposi non avevano la possibilità di incontrarsi prima delle nozze.
Piccola curiosità: lo sapevate che al sud il velo della sposa sarà lungo tanto quanto lo sono stati gli anni di fidanzamento? Ad ogni anno corrisponde un metro. E il vostro quanto sarà lungo?

Il riso
Viene gettato sugli sposi per simboleggiare una pioggia di fertilità, è considerato un augurio di ricchezza e gioia. In alcuni paesi è accompagnato da monete, confetti e fiori.

Luna di miele
L'origine del detto "luna di miele" indica i primi momenti dolci della vita di coppia; gli sposini dell'antica Roma dovevano mangiare del miele per tutta la durata di "una luna" dopo il matrimonio.

Fonte: Convoliamo.com

martedì 28 giugno 2011

Tradizioni ed usanze del matrimonio

Avete deciso di sposarvi e mamma, zie e nonne non smettono di ricordarvi le tradizioni da seguire per un matrimonio lungo e felice?
Beh da qualsiasi parte d’Italia veniate tante sono le tradizioni e le usanze legate a questo giorno. Quelle quasi universali che caratterizzano ogni matrimonio e che ogni sposa cerca di rispettare sono quelle che portano bene.

Le 5 cose che portano bene e che la sposa deve indossare quel giorno
  • una cosa nuova: simboleggia la nuova vita che sta per iniziare, tutte le nuove sfide che questa porterà con sé (un capo di biancheria intima o l'abito stesso).
  • una cosa vecchia: simboleggia il passato, che si lascia alle spalle .La sposa deve portare con sé un oggetto proprio del passato per non dimenticare l'importanza del passato nel nuovo cammino che si va ad intraprendere (da un fermaglio per capelli ad un gioiello).
  • una cosa prestata: simboleggia l 'affetto delle persone care che rimangono vicine in questo passaggio dal vecchio al nuovo, a prestare quest'oggetto una persona cara.
  • una cosa regalata: simboleggia l'affetto delle persone care.
  • una cosa blu: simbolo di sincerità e purezza da parte della sposa, anticamente era il colore dell' abito della sposa. Oggi molto usata è la giarrettiera decorata con un nastrino blu.
Oltre alla tradizione legata puramente alla sposa, altre sono le usanze che caratterizzano il matrimonio.
Mille le curiosità su questo giorno e tante le usanze che si tramandano da generazioni come buon auspicio alla nuova famiglia che sta formarsi...

MA LO SAPEVATE CHE...
...Il  Bouquet...
Secondo la tradizione il bouquet è l'ultimo omaggio dello sposo per la sposa come fidanzato. Lo sposo lo deve comprare e deve farlo recapitare - possibilmente dalla futura - sucera al mattino a casa della sposa. In realtà è la sposa a sceglierlo in quanto deve armonizzarlo con suo abito.
Alla fine della cerimonia, la sposa lancia il suo bouquet di fiori verso un gruppo di donne nubili, che competono per afferrarlo. Secondo la tradizione la donna che prende il bouquet avrà la fortuna di essere la prossima a sposarsi.

...e la Giarrettiera...
Tutto nasce nell'Europa del XIV secolo si riteneva che ottenere un pezzo del vestito della sposa portasse fortuna, per cui gli invitati cercavano di procurarsene o farsene consegnare una porzione. Nel XVII secolo gli invitati celibi dovevano impossessarsi delle giarrettiere della sposa fissandole poi al loro cappello, come segno di buona fortuna ma, per fortuna con il tempo queste usanze si sono trasformate nel lancio degli accessori (il bouquet, la giarrettiera, i guanti), per evitare che il vestito della sposa venisse rovinato o rotto.
La versione tradizionale vuole che sia lo sposo a sfilare la giarrettiera e lanciarla ad uno degli ospiti. La sposa pudica, che non si vuole mostrare eccessivamente, indossa la giarrettiera poco sopra al ginocchio o viene tirata in giù prima del rito del lancio. Invece la sposa non tanto pudica alza la gonna dell'abito mostrando le gambe in modo da avere la rimozione dell'indumento al centro dell'attenzione.
Nei casi in cui la sposa non indossi la giarrettiera si lancia la scarpa destra della sposa, sfilata direttamente da questa o da una delle sue damigelle o testimoni.
Una altra tradizione prevedeva che la giarrettiera venisse fatta a pezzi dal marito e donata a più invitati.
In modo simile si fa oggi in alcune zone d'Italia con la cravatta dello sposo, che viene tagliata in piccoli pezzi e distribuita tra gli uomini invitati in cambio di una piccola donazione in denaro (da dare poi agli sposi).
Le donna colpita dal bouquet deve ballare insieme all'uomo che ha preso la giarrettiera; la tradizione dice che l'uomo deve dare la giarrettiera alla donna che ha preso il bouquet per indossarla prima del ballo insieme. Se non si conoscono possono fare solo una fotografia insieme. Queste tradizioni sono sempre più rare e sconosciute.

lunedì 27 giugno 2011

Perchè confetti e fiori si regalano in numero dispari?

La tradizione di regalare fiori e confetti in numero dispari risale alla numerologia (studio della possibile relazione mistica o esoterica tra i numeri e le caratteristiche o le azioni di oggetti fisici ed esseri viventi) secondo cui i numeri dispari hanno in sé una carica positiva mentre quelli pari hanno caratteristiche di equilibrio e materialità.
In altri paesi, però, la tradizione è opposta: i fiori si regalano in multipli (o sottomultipli) della dozzina. Anche in Italia, comunque, si usa regalare rose a dozzine.
Nel caso dei confetti la tradizione ha assunto col tempo vari significati: 
cinque confetti simboleggiano ognuno un dono: salute, benessere, felicità, lunga vita e fertilità;
tre rappresentano la coppia e il primo figlio
uno sottolinea  l'unicità dell'evento.

sabato 25 giugno 2011

D'agosto nei campi

 Gettate le scarpe e lanciatevi in una corsa liberatoria per i campi.
Comincia ora la vostra avventura insieme!

Eterea

Fresca e delicata come una giovane sposina novella

Legno e frutta

Nella tua rete...

Novecento

 

Oro liquido

Per chi ha raggiunto il venerabile traguardo dei 50 anni insieme!

Prato

Primavera

Romantica

 

Rustico

Fiori di campo

Informale e anticonformista

Girasoli

 

Fiorargento

Dedicato a chi festeggia 25 anni di onorato servizio!!!

2 cuori